Dopo due giorni di presidio in piazza, a Celico, piccolo paese della presila cosentina, diverse decine i partecipanti al comizio finale,accorsi per testimoniare vicinanza e solidarietà a Giancarlo Spadafora.
Il compagno è stato licenziato, reintegrato e nuovamente licenziato dalla sua cooperativa, la stessa che aveva fondato decenni fa, una casa famiglia per minori, in quel di Celico.
Giancarlo aveva combattuto, denunciato, ruberie, sfruttamento nel trattamento di lavoratori, finanche un caso di maltrattamento su di un giovanissimo ospite. Il clima era diventato rovente ed era stato allontanato e perseguitato dai soci del consiglio di amministrazione, da lui sfiduciato. Non si può però delegare ai soli tribunali la battaglia, è infatti fondante rimanere nelle piazze insieme ai compagni ai cittadini per denunciare e raccontare a tutti come una gestione di un bene comune venga piegata agli interessi personali.
Chi conosce Giancarlo per la sua generosità ed integrità morale ed umana, ha presenziato la due giorni anche da decine di chilometri di distanza. Presenti pure diversi compagni antagonisti del cosentino. Certo il paese ben conosceva la situazione, riconoscendo il coraggio di Giancarlo nel denunciare molto anzi tempo chi poi ha pure perso le ultime elezioni, per la loro arroganza anche nell’amministrare il paese. Ormai pure nei piccoli paesi, la combriccola del PD, sempre più votata al profitto, non regge.
E così il comizio finale ha funto da sostegno e denuncia per le vicende della Cooperativa, ma ha inteso riflettere sul caso singolo, quello del compagno Giancarlo, per giungere a uan riflessione più generale dello stato di cose in questa società cove sempre più il profitto schiaccia l’umanità e la libertà. Ha introdotto la discussione Orestes Accio, che ha delineato la situazione del compagno denunciando le varie ingiustizie di cui è stato vittima. uno spaccato sulla de-formazione statale della scuola Italiana e le possibilità di autoformazione, è stato invece fornito da Maria Fortino una precaria della scuola iscritta all’U.S.I.. Grazie alla presenza di Domenico Liguori della FAIt, Federazione di Spixana, è stata messa in discussione una generalizzazione su come vanno oggi le cose in Italia e nel mondo, le politiche sulla crisi del governo mondo e gli indirizzi che invece si dovrebbero seguire per un mondo più giusto e libero. Giancarlo non è solo, non lo è mai stato, la battaglia proseguirà per far tornare la cooperativa ad essere un reale luogo di possibilità per un altra vita dei suoi giovani ospiti.
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