Guerra di patrie? No genocidio di militari ai danni dei civili.

Quando sentiamo parlare di patria, nazione e, soprattutto, quando in nome di fittizie costruzioni delle gerarchie che sustanziano un potere coercitivo, si inneggia alla morte e alla distruzione non possiamo che rabbrividire. Quello che sta accadendo in questi giorni nella striscia di Gaza ha, ancora una volta il sapore della sconfitta del genere umano: miglia di civili, fra cui numerosi bambini, muoiono di morte atroce, proprio come fossero un pugno di mosche ma noi, nemmeno alle mosche auguriamo una fine del genere. Governi che si accusano vicendevolmente, di essere terroristi, mietono migliaia di vittime ma il colore del sangue rimane sempre lo stesso. Migliaia di uomini, donne e bambini privati della libertà, privati della vita. Questo stato di cose testimonia, se ancora ve ne fosse bisogno, che ogni stato basa la propria potenza sulla repressione e sulla morte di gente inerme che non ha possibilità di difesa, che non sa e non riesce a sfuggire. Questa assurda guerra, è in più, come spesso accade, avvalorata dagli stati, o forse dovremmo dire dalle multinazionali, dai grandi interessi economici e bancari autoproclamatisi stati democratici al servizio del popolo, che difendono i loro interessi vendendo beni preziosi quali le armi. L’Italietta renziana non si sottrae a questo funesto rito, infatti fomenta il clima guerrafondaio nel bacino mediterraneo, aumentando le spese per gli armamenti (mentre taglia senza pietà e forse con sottile godimento sadico, le spese dedicate al benessere degli uomini e delle donne che vivono questa terra) e avvalora operazioni come “mare nostrum” e il mostro delle antenne di Niscemi, nel più totale disprezzo delle volontà popolari. Questo stato di cose non può sussistere! Esprimiamo, come Fucina Anarchica di Cosenza la nostra vicinanza a tutte le innocenti vittime di questa guerra, di questo genocidio. Sosteniamo tutti coloro i quali, al di là delle vuote etichette di israeliani e palestinesi, si oppongono ai governi israeliani e palestinesi che dietro un militarmismo vuoto, dogmatico, religioso, danno vita a questo temibile spargimento di sangue. Non vogliamo scadere nella più bieca retorica della solidarietà di facciata: colpevole di questa come di tutte le guerre è il sistema statale, il sistema gerarchico marziale, ossia tutto quello che spersonalizza le coscienze umane in favore dell’arricchimento dei padroni che sulla terra diventano sempre più pochi, sempre più forti. Ci appelliamo a tutti coloro i quali provano orrore innanzi al sangue versato: non si muore per una patria, non si muore per un pugno di terra, non si muore per niente. Basta guerre, basta governi sanguinari, basta alle guerre imperialiste. Liberiamo l’essere umano dalle sue catene.

volantino della fucina anarchica 22.7.14

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