NO MUOS. Stanno arrivando!

La collina delle antenne

La collina delle antenne

Stanno arrivando!!
Ma chi?
Arrivano i nostri!!
Parole concitate dei pacifisti arrampicati dal giorno prima della manifestazione sull’antenne.
Sono da poco passate le 19, a Niscemi centinaia di manifestanti, colorati e festanti sono entrati nella base americana che ospiterà le gigantesche parabole del Muos, il sistema di comunicazione satellitare militare della US Navy. Per la prima volta una base militare Usa in Italia è «invasa» dalla gente. Salti di gioia, soddisfazione e felicità, delle migliaia che hanno partecipato ad una giornata di lotta che è la migliore risposta alle menzogne di Crocetta, alla politica da struzzi, alla politica dei palazzi e della retorica del potere.
Nei giorni scorsi la conferma dei sospetti sempre avuti: un preciso accordo fra regione e ministero della difesa, in base al quale il deposito del parere (addomesticato) dell’Istituto Superiore della Sanità avrebbe costituito la chiusura del cerchio per autorizzare la prosecuzione dei lavori, sulla pelle dei cittadini Niscemesi e di tutti i Siciliani.
L’azione di salire sulle antenne è avvenuta nel giorno in cui si ricorda il trentennale delle cariche poliziesche a Comiso, altra pagina di storia, che si e cercato di rimuovere, compreso le pallottole sparate in quella piazza, con le promesse mai mantenute, ennesima burla ai Siciliani.
Gli attivisti, dopo il taglio delle reti di recinzione, entrano pacificamente in massa fino alle antenne, a riprendere e liberare i propri solidali. La marcia di riappropriazione della riserva naturale Sughereta espropriata e violata dalle forze armate Usa e italiane e dalla borghesia mafiosa, ha raggiunto il suo obbiettivo. Cosi veniva definita dal movimento No Muos, sul proprio sito, http://www.nomuos.info, sito del coordinamento regionale e dei comitati. Nessuna violenza consumata se non quella solita dei manganelli.
Al giornalista de La Sicilia (di destra) che parla di flop, diciamo che oltre a non capire niente, fa del pessimo giornalismo, quando fa finta di non sapere che la scorsa manifestazione era stata preparata a lungo e aveva un altro scopo a differenza di questa che aveva lo scopo dichiarato di rompere.
Azione come rottura. Rompere con passività e paura, rompere col valore predominante, rompere con l’inerzia. Togliersi dalla realtà data dal potere e fare uscire quella generosa e vera nata dal basso. L’azione è lo sforzo di mettere in pratica tutte le credenze con te stesso o con gli altri nelle relazioni quotidiane. Al PdCA, diciamo che a chiacchiere un’idea vale l’altra, quanta gente s’infiamma sulle cazzate un giorno e mezzo e altrettanto rapidamente sparisce, e il dibattito non verrà monopolizzato da chi non ha mai fatto niente, le chiacchiere valgono solo per gli allocchi. Non vale la pena di perderci tempo.
Crocetta che si è preso i voti pure a Niscemi per la sua finta politica, ora dichiara che i Comitati No mous sono infiltrati dalla mafia, da anarco-insurrezionalisti e no global, da post hippie che suonano i bonghi; pericolosi attivisti internazionali che passano le reti, gli gnomi delle foreste; uomini uccello che fanno il nido sull’antenne ‘mericane e che le mamme no mous hanno le vampate  perchè in menopausa, a cui non aveva fatto loro nessuna promessa…!! La situazione è talmente disperata che il pericoloso pentito Antonio Matteo dichiara di consegnarsi alla giustizia ed avere, grazie a questa lotta, una nuova coscienza: “ Il Muos, come i droni di Sigonella e tutte le basi della Sicilia sono strumenti di pace e libertà contro la perenne schiavitù. Se mi sono consegnato alla giustizia l’ho fatto per amore di mia moglie e dei miei figli, perché loro non siano il bottino delle invasioni di questi nuovi barbari. Voglio dirlo a tutti. Non c’è futuro senza il Muos.  Si scherza, ovvio, è l’unico modo per rispondere alla bestialità di Crocetta, una risata ti seppellirà.
Chiudiamo con la fine del comunicato del coordinamento il giorno dopo la manifestazione: Ci hanno ingannato raccontandoci che la base NRTF di contrada Ulmo fosse una innocua stazione radio: abbiamo scoperto che non è vero. Ce lo hanno detto chiaro e tondo affermando che è un sito di interesse strategico per la difesa degli Stati Uniti. Ci dicevano che è innocua e neanche questo è vero. Insomma rifiutiamo l’inganno dell’apparato politico-militare mondiale che si esprime per bocca di ministri, generali e colonnelli secondo cui la Sicilia non può sottrarsi alla sua vocazione di portaerei “naturale” nel mediterraneo. Ecco: in ciò sta il disaccordo dell’intero popolo No MUOS e di tutti i siciliani onesti e non asserviti alle logiche mafiose dell’apparato politico-militare internazionale. Noi siamo convinti che prima o poi una portaerei verrà colpita e affondata: non vi è altro destino per una portaerei. Affermare il contrario è un inganno. Un’isola di pace è un ponte verso il futuro. E dopo Niscemi si smilitarizzi la Sicilia tutta.

Un Saluto e un abbraccio forte, complice e solidale al presidio permanente tutto.
Di ritorno uno sguardo su quella spiaggia di Catania, dove sono approdati morti altri fratelli provenienti da terre sfruttate e saccheggiate. Altre lotte, altre battaglie, si dovranno vincere.

« Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera. » (Quasimodo)

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